Lesione iatrogena durante coronarografia -risarcimento

Diritto Sanitario

Nel 2009 il sig. Carlo (nome di fantasia) si rivolgeva al Pronto Soccorso dell'Ospedale di # per la comparsa di una toracoalgia. Il giorno seguente veniva trasferito presso la Cardiologia Emodinamica, dove veniva sottoposto a coronarografia con riscontro di lesione sub-occlusiva della coronaria interventricolare anteriore.

Successivamente,  si sottoponeva ad un intervento cardochirurgico di ventricolo plastica con patch di pericardio bovino e duplice by-pass aorto coronarico.

La dissezione iatrogena della coronaria con occlusione del vaso in corso di angioplastica, secondo i più noti riferimenti letterari è una complicanza piuttosto rara ( <l%), coinvolgente nella maggior parte dei casi la coronaria destra e più raramente il tronco comune e la discendente anteriore.

Nel caso del nostro assistito, è emerso nel corso del giudizio, che la lesione sub-occlusiva al tratto medio, coinvolgente il tratto prossimale del secondo ramo diagonale, non sembrava ricalcare i canoni di una lesione non usuale quali quelle calcifiche, eccentriche lunghe e tortuose; peraltro l’insorgenza della dissezione coronarica, già di per se rara come evento, in questo caso era da attribuirsi all’imperizia dell'operatore, il cui operato non sembrava privo di censure anche nel prosieguo e completamento della manovra, a tal punto che nel verbale operatorio non vi era traccia che in seduta stante dopo aver provocato la lesione iatrogena, fosse stata valutata l'entità della stessa in ordine ad eventuale insorgenza di successiva ischemia e/o instabilità emodinamica, allo scopo di effettuare eventuali manovre e/o procedure di riapertura del vaso.

I successivi risvolti clinici come aneurisma ventricolare sinistro in coronaropatia bivasale, sembravano deporre molto probabilmente per una mancata manovra di riapertura in seduta stante del vaso interessato. In ogni caso la rara possibilità di insorgenza di detta complicanza (<1%) considerando tutti i casi previsti dalla letteratura le moderne metodiche di prevenzione del rischio con cui lo stesso viene eseguito e l'elevata frequenza con cui si esegue questo tipo di intervento, rendevano la procedura individuabile come routinaria, tanto da considerare imperito l'operato di chi durante la sua esecuzione aveva cagionato lesioni di tipo iatrogeno.

Carlo quindi, dopo essersi rivolto al nostro Studio, otteneva un risarcimento.

Tutte le news